Il Domani arabo
DAVID B. OTTAWAY
ottobre 6, 1981, doveva essere un giorno di festa in Egitto. Ha segnato l'anniversario del più grande momento di vittoria dell'Egitto in tre conflitti arabo-israeliani, quando l'esercito sfavorito del paese attraversò il Canale di Suez nei giorni di apertura del 1973 Yom Kippur War e ha inviato le truppe israeliane in ritirata. Su un fresco, mattina senza nuvole, lo stadio del Cairo era gremito di famiglie egiziane venute a vedere i militari che si pavoneggiavano sul suo hardware, Presidente Anwar el-Sadat,l'architetto della guerra, osservava con soddisfazione gli uomini e le macchine che sfilavano davanti a lui. Ero nelle vicinanze, un corrispondente estero appena arrivato, uno dei camion dell'esercito si fermò proprio davanti al banco di prova proprio mentre sei jet Mirage ruggivano in alto in un'esibizione acrobatica, dipingendo il cielo con lunghe scie di rosso, giallo, viola,e fumo verde. Sadat si alzò, apparentemente si preparava a scambiare saluti con un altro contingente di truppe egiziane. Si è reso un bersaglio perfetto per quattro assassini islamisti che sono saltati dal camion, ha preso d'assalto il podio, e crivellò il suo corpo di proiettili, mentre gli assassini continuavano per quella che sembrava un'eternità a spruzzare il supporto con il loro fuoco mortale, Ho considerato per un istante se toccare il suolo e rischiare di essere calpestato a morte da spettatori in preda al panico o restare a piedi e rischiare di prendere un proiettile vagante. L'istinto mi ha detto di restare in piedi, e il mio senso del dovere giornalistico mi spinse a scoprire se Sadat fosse vivo o morto.
Islam e il Making of Power Stato
Seyyed Reza Vali Nasr
FEMMINISMO tra laicità e islamismo: Caso della Palestina
Dr, Islah Jad
Attivismo delle donne islamiche in Palestina OCCUPATA
Interviews by Khaled Amayreh
Intervista con Sameera Al-Halayka
Le donne iraniane dopo la Rivoluzione islamica
Ansiia Khaz allii
Women in Islam
Amira burghul
smearcasting: Come la paura diffusa islamofobi, bigottismo e la disinformazione
FAIR
Julie Hollar
Jim Naureckas
Il totalitarismo di islamismo jihadista e la sua sfida per l'Europa e l'Islam
Bassam Tibi
Islam, L'Islam politico e l'America
Arabo Insight
Is “Brotherhood” with America Possible?
khalil al-anani
Notes on the Isocratic Legacy and Islamic Political Thought: The Example of Education
James Muir
La democrazia liberale e islam politico: la ricerca di un terreno comune.
Mostapha Benhenda
On the American Constitution from the Perspective of the Qur’an and the Madinah Covenant
Imad-ad-Dean Ahmad
ISLAM E DEMOCRAZIA LIBERALE
Islam and the New Political Landscape
IN THE wake of the attack on the World Trade Center on 11 Settembre 2001, and the Madrid and London bombings of 2004 e 2005, a literature that addresses the forms and modalities of religious expression – particularly Islamic religious expression – has flourished in the penumbral regions that link mainstream social science to social policy design, think tanks and journalism. Much of the work has attempted to define attitudes or predispositions of a Muslim population in a particular site of tension such as London or the UK (Barnes, 2006; Ethnos Consultancy, 2005; GFK, 2006; GLA, 2006; Populus, 2006), or critiqued particular forms of social policy intervention (Bright, 2006a; Mirza et al., 2007). Studies of Islamism and Jihadism have created a particular focus on the syncretic and complex links between Islamic religious faith and forms of social movement and political mobilization (Husain, 2007; Kepel, 2004, 2006; McRoy, 2006; Neville-Jones et al., 2006, 2007; Phillips, 2006; Roy, 2004, 2006). Conventionally, the analytical focus has spotlighted the culture of Islam, the belief systems of the faithful, and the historical and geographical trajectories of Muslim populations across the world in general and in ‘the West’ in particular (Abbas, 2005; Ansari, 2002; Eade and Garbin, 2002; Hussein, 2006; Modood, 2005; Ramadan, 1999, 2005). In this article the emphasis is different. We argue that studies of Islamic political participation need to be contextualized carefully without recourse to grand generalities about culture and faith. This is because both culture and faith are structured by and in turn structure the cultural, institutional and deliberative landscapes through which they are articulated. In the case of the British experience, the hidden traces of Christianity in the formation of the welfare state in the last century, the rapidly changing cartography of spaces of the political and the role of ‘faith organizations’ in the restructuring of welfare provision generate the material social context determining the opportunities and the outlines of new forms of political participation.
Il principio di movimento nella struttura dell'Islam
Dr. Muhammad Iqbal
Riforma islamica
Adnan Khan